Presentazione del libro
Il muro dietro la porta Andrea Cason Treviso, 2 aprile 2004 Museo Etnografico alle Case Piavone Quando apriamo le pagine di un romanzo, o di un libro di racconti, incentrate su una ricognizione del mondo dell'infanzia e della adolescenza ( "sui verdi paradisi infantili"- come scrisse un autore francese), la nostra memoria, scavando nel tempo, torna verso alcuni capolavori dell'Otto e del Novecento, in cui quell'età favolosa splende con tranquilla luce: allora, ecco le commoventi Piccole Donne di Luisa May Alcott, che sotto le apparenze dell'educativa saga familiare realizza modelli di comportamento femminile, sottilmente innovativi; ecco l'affascinante Grande Amico di Alain Fournier, che in un'atmosfera, tra realtà e sogni, descrive la parabola del passaggio dall'infanzia all'adolescenza; ecco ancora il patetico Pel di Carota di Jules Renard e il suo racconto di un'infanzia infelice con la sua acuta capacita di osservazione psicologica. Ecco, infine il coraggioso Ragazzodi Piero Jahier, dentro il percorso di una adolescenza tra disagi, sofferenze e modelli morali. Pur nel ventaglio di una problematica, graduata nel passaggio progressivo del tempo, la vicenda di vita (le cadute, le conquiste) di questi personaggi disegnano destini e storie, che, agli autori contemporanei, aprono paesaggi sentimentali, trame continue su cui tessere le loro fantasie narrative. Tuttavia, è necessario (perché il tono delle vicende esca dal diaristico e dal contingente) che la materia del raccontare si illumini di rivelatrici incursioni nel passato, investendo ambienti e personaggi assolutamente veri e, comunque, prioritari di una propria pregnante verità. E' questo il caso, mi pare, de Il muro dietro la porta di Elisa Sala, che vi presentiamo stasera: queste pagine, dietro la trama dei suoi ricordi, quelli di una protagonista, estremamente timida e indifesa (che vuole sfondare il muro dell'incomunicabilità) ci parla una bambina, che nel suo inoltrarsi nel cammino della vita, ha incontri, e scontri, con luoghi, avvenimenti e personaggi: dall'aspra solitudine di un soggiorno al mare; alle figure, svanite nel tempo, dalle compagne di scuola; al ricordo accorato delle maestre favolose; all'angosciante senso della morte, più intuitta che toccata nella sua oscura realtà; all'incanto (pieno di suoni, voci, luci} del miracolo del teatro, visto con gli cechi sgranati dell' adolescenza [infanzia]. Attraverso una suadente sapienza di scrittura, il fluire sereno e colorito dei ricordi di Elisa Sala ci invita a tornare indietro, non nella storia di questo mondo, ma anche, per taluni aspetti, in quello della nostra vita, che può accogliere qualche riflesso di quel tempo, così uniforme e faticoso per tanti di noi, cresciuti allora. Anche per questo, ci piace ringraziare l'autrice per questi racconti, così sinceramente aperti alla nostra disponibilità, ma, insieme, alla nostra felicità di ascolto. |
Piazza Editore, Silea 2001
Prefazione dell’autrice - pp. 128 Prezzo: € 7,75 Adottato come testo di lettura per le classi terze di una scuola media di Quinto di Treviso il libro, nel 2004, veniva presentato dalla Provincia di Treviso al Museo Etnografico, come testimonianza di un mondo scomparso.
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