IL MURO DIETRO LA PORTA
Prefazione a cura dell'Autrice I ricordi dei miei primi anni di vita erano così miei, che in quel tempo lontano, per nessun motivo al mondo li avrei confidati ad altri. Ma pian piano, mentre il tempo passava, mi scioglievo e raccontavo alle figlie qualche mia piccola avventura, perché, oltre che a piacer loro, questi racconti erano legati a fatti e situazioni che si stavano smarrendo nelle pieghe del tempo, e lo stravolgimento del modo di vivere attuale ha cancellato inesorabilmente i ricordi legati all'infanzia di tanti come me, nati è cresciuti a cavallo di quella guerra infinita. Io non sono stata capace di camminare all'unisono col progresso e sin da giovanissima ho vissuto di ricordi, e soprattutto, anche se tanto sofferti di rimpianti. Io scrivo e dipingo, molti spogliano le case dei nonni e altri, se sono rimasti senza ricordi tangibili, si rivolgono ai vari mercatini dell'antiquariato, che in questi ultimi tempi si sono moltiplicati, nella ricerca di un ricordo e comprano le cose più disparate per compensare, in questa spasmodica fretta di vivere, quel vuoto che lascia l'amaro in bocca. L'uomo ha bisogno di digerire il tempo. Dedico queste testimonianze alle figlie, sperando di lasciare loro ,non il ricordo della mia vecchiaia, che in qualsiasi caso è sempre un po’ triste, ma il ricordo della loro città tanto amata e della loro mamma bambine. Elisa Borin Sala |