La soffitta dei pipistrelli dormienti ed. Carta e Penna Editore 2014
Recensione a cura di Olga Gnecchi Ho letto "La soffitta dei pipistrelli dormienti" di Elisa Sala Borin. Si tratta di dodici racconti narrati con rara delicatezza, tra reale e surreale. Durante la lettura, sembra quasi di addentrarsi in un'atmosfera fiabesca; i colori vivaci smorzati da un alone di malinconia che attraversa alcuni racconti in cui i personaggi si ritrovano a dover fare i conti con incontri inaspettati che esulano dalla sfera del reale. Eppure, in questi casi l'irreale è trattato in modo tale da farci credere che sia plausibile ritrovarsi in determinate situazioni. Con maestria, l'autrice delinea emozioni profonde come l'amore per una donna o per la natura, per un animale domestico; il timore dell'abbandono; la paura verso ciò che non si conosce e l'accettazione di esso. E poi ritroviamo la figura femminile che torna ad essere anima della casa, del "focolare domestico". Donne tanto delicate quanto coraggiose e forti. L'autrice è davvero brava a narrare di loro, sparendo e lasciandoci entrare nelle loro vite in punta di piedi, come per non disturbare perché pare proprio che ogni personaggio possa esistere realmente! E noi ne conosciamo le loro storie... Davvero una piacevole scoperta. Consigliato a tutti quelli che amano lasciarsi coinvolgere in una placida dimensione onirica, pur rimanendo coi piedi per terra. |