Bruna Brazzalotto
Palazzo dell'Umanesimo Latino, Treviso 24 febbraio 2004 Da secoli si sono scritte fiabe e sempre se ne faranno di nuove, perche le fiabe ci portano in un mondo incantato e affascinante, dove la fantasia s'immerge in visioni e sogni, che ci fanno vedere cose mai viste. In queste storie si muovono i sentimenti di amore e amicizia, la tristezza, la curiosità e la paura per avere in fondo al racconto, sempre una felice conclusione. Le storie del Bosco Bruno d'Elisa Sala, sono raccontate con uno stile semplice e scorrevole, con delle frasi fuori racconto, per attirare la curiosità del bambino che sta ascoltando. Le due storie per bambini sono belle, tranquille, serene. I disegni, opera d'Elisa Sala, fatti con le matite colorate, sono delicati e interpretano il mondo fantastico dove ogni cosa si anima e gli animaletti parlano con la bambina. In "Una notte nel blu" protagonista è la lunga scala che il ragno Camillo tesse per assecondare i desideri di Penelope. Alla fine della scala l'aiuta Birillo il Verme Vermiglio, che l'accompagna dal Vecchio Saggio. Questa scala deve essere forte per far salire Penelope, ma la scala è fatta per far salire il sogno di Penelope e quindi è sufficiente la tela del ragno Camillo perché Penelope possa raggiungere il cielo. Nella storia, "Autunno nel Bosco Bruno", la bimba Penelope e la gattina Spiri dormono insierne nel lettino. Mentre la gattina dorme, a Penelope succedono delle cose straordinarie, come essere invitata al matrimonio dei pesciolini in fondo al lago. Di questa fiaba mi piace ricordare la frase: ".. le sue parole si trasformano in grosse bolle che uscendo dal velo ondeggiavano e salivano in superficie e li scoppiavano, lasciando libere nell'aria le parole". Questo passaggio è molto poetico e pieno di musicalità. Nel racconto c'è l'improvvisa presenza del mostro. Il grido di paura di Penelope risveglia la gattina Spiri che si trova a dormire nel suo lettino e corre verso gli elfi, che l'aiutano a salvare dal mostro la sua padroncina. È interessante notare in queste due storie, come i colori siano protagonisti. "Una notte nel Blu", il verme Vermiglio e "Autunno nel Bosco Bruno", il nome dei due elfi Azzurra e Indaco del bosco Azzurro. Gradevole l'irnpaginazione, dove i disegni accompagnano il racconto dei momenti piu emozionanti. Giuseppina Ranalli
Il Salotto degli Autori Elisa Sala con il suo libro Le Storie del Bosco Bruno ci regala una graditissima pausa nei ritmi sempre più intensi della vita di oggi. L'innocenza e la spontaneità di Penelope, la bambina protagonista delle storie, rapisce il lettore che riscopre il fantastico mondo dell'infanzia dove tutto è possibile, perché rappresenta una dimensione la cui realtà è alimentata dall'immaginazione e dall'immediatezza del pensiero. Nel raccorrto "Una notte nel blu" Penelope è affascinata dal cielo stellato e si domanda perché non sia tutto trapuntato di stelle. I bambini sono curiosi, il loro viaggio verso "la scoperta del mondo" inizia appena nati, ecco perché (e faccio riferimento alla dedica di apertura), questo libro è anche per noi, perché noi adulti continuiamo a portare nell'animo "il fanciullo". Ma nella prima infanzia i perché sono le molle che ci spingono verso l'avventura, e Penelope scala, sì, con l'aiuto di un ragno, scala il cielo per scoprire cosa nasconde il buio... In "Autunno nel Bosco Bruno" conosciamo invece Spiri, il gatto speciale di Penelope. Lui è veramente un gatto speciale: un amico, un compagno di giochi, un sorvegliante... "di felino aveva poco". Spin cones in aiuto della sua adorata padroncina che, spinta ancora una volta della curiosità, accompagnata dagli Elfi si immerge nelle acque del laghetto Pino per assistere al matrimonio del pesce persico Alberto... Importanti i messaggi di queste storie: prendere coscienza del fatto che esistono tante realtà anche se noi non le possiamo vedere; e il legame speciale che unisce i bambini con gli animali, attraverso il quale vi è uno scambio di affetto puro. Anche la copertina e le illustrazioni all'intemo del libro sono opera dell'autrice, e basta uno sguardo sulla piccola Penelope per leggervi la dolcezza, la spontaneità e l'innocenza della nostra infanzia. La delicatezza di Flisa Sala nel raccontare e illustrare le sue storie sono come un balsamo, una carezza che lei regala ai suoi lettori, ma sono anche un freno, un invito a fermarci e a condividere con i nostri bambini la magia del loro tempo. |
Rina Dal Zilio
Il Convivio, 3, luglio-settembre 2003. La trevigiana Elisa Sala Bonn, è artista eclettica con esperienza nel campo della pittura, scultura, illustrazione e decorazione su porcellana. Al suo attivo - come scrittrice e poetessa - ha: "Diamoci del tu" poesie Haiku pubblicate con le Edizioni del Leone e "Il muro dietro la porta" narrativa di memorie autobiografiche che ha raccolto un inaspettato successo di critica ed è stato inoltre adottato come testo di lettura in una scuola media trevigiana. L'autrice torna a noi con queste due favole (una delle quali ha vinto iI primo premio ad un concorso) una prosa di piacevolissima lettura rivolta ai bambini, un tuffo nel loro mondo magico, un'immersione azzurra che fa bene anche agli adulti, come un sorso d'acqua sorgiva. Perché mai come ora, in questo mondo c'è bisogno di allontanarci un po' dalla tristezza creataci da molte vicende che ci vedono impotenti. Elisa Sala ha pensato dunque ai bambini e qui la protagonista è Penelope, una bimba candida e intraprendente che, spinta dalla curiosità tipica dei piccoli, si caccia in due intense avventure: l'una la conduce - sul dorso vellutato di un bruco - attraverso una scala tessuta da un ragno amico, l'altra storia la porta ad assistere ad uno sposalizio di pesci in fondo al mare. Trame queste, come si intuisce, dove la fantasia non manca. Lo stile dell'autrice è fresco, diretto ed accattivante quanto basta per fermare convincentemente l'attenzione del lettore. Il volumetto è impreziosito dai disegni - bellissimi - della stessa autrice. Mariella Savoia
Il Salotto degli Autori Una scala di tela di ragno, bagnata di rugiada lucente, si perde nell'infinito del cielo stellato... Alla sommità della scala c'è un minuscoto pianeta, un mondo fatto di piccole cose, che non vuole diventare oggetto di speculazione e di conquista, e che ha come govematore un vecchio saggio. Una bimba curiosa salirà tutti i gradini e riceverà in cambio la facoltà di vedere cose che gli altri esseri umani non percepiscono. In una notte d'autunno questa bimba, di nome Penelope, si calerà nel mondo fluttuante di un laghetto per partecipare ad un'insolita festa nunziale. Nell'Opera di Elisa Sala non mancano gli animali parlanti, gli elfi che danzano avvolti da vesti diafane e ondeggianti al vento ed i paesaggi fiabeschi. In realtà questa favola è destinata ai bambini, ma anche agli adulti che non hanno perduto la capacità di sorridere e di sognare... Il volume è corredato di disegni molto belli, creati dall'Autrice, in perfetta sintonia con le sue favole. Angioletta Masiero
La Nuova Tribuna Letteraria, 71. Penelope è una bimba bruna che ama affacciarsi alla finestra della sua cameretta per ammirare il cielo stellato ed è la protagonista del libro di Elisa Sala Le stone del bosco bruno. Penelope è una bambina deliziosa, sensibile e fantasiosa, ama la sua gattina Spin e, insieme, vivono fantastiche avventure. Penelope, Spiri, il ragno Camillo, il verme Birillo, il vecchio Saggio del pianeta Atro, la regina degli elfi Azzurra ed il suo sposo Indaco sono i personaggi che danno vita a meravigliose storie. Elisa Sala è un'autrice ricca di fantasia e dolcezza, scrive con felice spontaneità e riesca coinvolgere i piccoli lettori nel suo mondo di stelle ed elfi, di animali e bambini, di creature del bosco e del cielo, di sogni e di sorrisi... Incanta la freschezza con cui Elisa descrive situazioni e personaggi, luoghi immaginari o reali. Penelope mi fa pensare al mitico Peter Pan, il fanciullo che vola nella notte e vive meravigliose avventure insieme ai suoi magici amici. Anche la piccola Penelope, come Peter Pan, viaggia nella notte. E la fantasia la fa volare oltre la dimensione del reale, oltre lo spazio della sua camretta e della sua casa, per farle esplorare mondi sconosciuti e incantati. L'autrice ci conduce per mano, insieme a Penelope, tra i viottoli ombrosi del bosco bruno, per sentieri e laghetti, in compagnia di creature "luminescenti ed evanescenti". Elisa Sala possiede ii dono del raccontare e l'anima azzurra dei bimbi. |